Lo SPID (o Identità Digitale) è destinato a entrare nella quotidianità di tutti, presto anche in quella di giovani e adolescenti.
Da tempo infatti il Ministero dell’Innovazione e l’Agenzia per l’Italia digitale stanno operando al fine di definire in via ufficiale l’attribuzione dell’Identità Digitale agli under 18.
SPID per i minori di 18 anni
L’estensione dello SPID anche agli under 18 verrà realizzata a breve, anche se non vi sono ancora date certe.
Il 14 giugno è giunto infatti a conclusione il periodo di consultazione delle linee guida messe a punto da AgID per consentire anche ai minori di 18 anni di munirsi di SPID, attualmente accessibile solo ai maggiorenni.
Sulla base delle indicazioni arrivate – comprese quelle espresse dal Garante della privacy – l’Agenzia per l’Italia digitale ha già provveduto ad apportare le dovute modifiche alle suddette linee guida, al fine di renderle più chiare.
La materia è infatti piuttosto delicata, e proprio per questo necessita di particolare attenzione, sicurezza e controllo, anche da parte dei genitori.
L’intento di estendere il raggio d’azione dello SPID agli under 18 è emerso a fronte di numerosi episodi che hanno coinvolto i minori su social come “Tik Tok”, dove non è raro vedere gli adolescenti particolarmente esposti ai rischi che cela la rete.
L’idea da parte delle istituzioni era in origine quella di introdurre un filtro più severo per impedire a chi ha meno di 13 anni – l’età minima indicata dal Regolamento Europeo sulla privacy per consentire ai ragazzi di iscriversi sui social – di avere libero accesso alle piattaforme senza consenso dei genitori.
Un’ipotesi che è stata scartata, complici le problematiche legate all’effettiva applicabilità di tale restrizione, che avrebbe imposto l’accesso ai social tramite SPID.
Si è tuttavia scelto di offrire l’opportunità di dotare di Identità Digitale anche i più giovani, con l’obiettivo di impedire ai minori di accedere ai servizi in rete a loro non destinati, permettendo in tal modo una selezione dei fruitori dei servizi web in funzione dell’età.
Come funzionerà lo SPID per gli under 18
Come si dovrà procedere per ottenere lo SPID (o Identità Digitale) per i soggetti che non hanno ancora compiuto 18 anni?
Sarà il genitore ad effettuare la richiesta per conto del figlio, che potrà poi utilizzare la propria Identità Digitale in autonomia, anche se rimarrà a chi esercita la responsabilità genitoriale il controllo, così come la facoltà di sospensione o revoca dello SPID, qualora ne sorga la necessità.
In sede di rilascio dell’Identità Digitale, i soggetti quattordicenni potranno prestare il consenso al trattamento dei dati personali (come prevede la normativa privacy italiana), mentre per conto di chi non ha ancora compiuto 14 anni saranno i genitori a darne autorizzazione.
Una volta ottenuto lo SPID, per consentire al minore di accedere ai servizi web sarà in ogni caso necessaria l’autorizzazione da parte genitore, che dovrà essere fornita al gestore dell’Identità Digitale ogni qualvolta il minore tenti di accedere al servizio.
Il genitore riceverà una “notifica push” sul proprio smartphone, e solo a quel punto potrà decidere se consentire l’accesso in via definitiva o solo per un breve periodo di tempo, fino a un massimo di un anno.
L’autorizzazione da parte dell’adulto non sarà al contrario prevista per tutti i servizi di tutela del minore, per i quali è fondamentale che lo stesso possa accedere senza che il genitore ne sia a conoscenza.
Sarà in questo caso il fornitore del servizio, quale ad esempio l’ASL o il Comune, a decidere se prestare o meno l’autorizzazione all’accesso.
Garantire le possibilità di controllo, limitando gli accessi
Con l’introduzione dell’Identità Digitale anche per gli under 18, l’obiettivo è quello di garantire non solo che il rilascio dello SPID avvenga mediante richiesta da parte di chi esercita la potestà genitoriale, ma anche che il minore abbia la possibilità di utilizzare la propria Identità Digitale in autonomia, fermo restando il controllo da parte dei genitori.
Come detto, tale opportunità è volta a impedire ai minori di accedere ai servizi web a loro non destinati, così come a consentire una vera e propria selezione dei fruitori dei suddetti in base all’età, garantendo in questo modo che i dati personali del minore siano effettivamente trattati solo mediante specifico consenso da parte del titolare della responsabilità genitoriale o, superati i 14 anni di età, da parte del minore stesso.
Il meccanismo per il rilascio dell’Identità Digitale del minore individuato dal Ministero dell’Innovazione e dall’Agenzia per l’Italia Digitale è fondato sui principi di liceità, correttezza e trasparenza, sulla limitazione delle finalità e sulla relativa minimizzazione rispetto alle finalità individuate.
Tutto verte inoltre sull’esattezza e l’aggiornamento dei dati, così come sulla limitazione della relativa conservazione, integrità e riservatezza, sempre nel rispetto del principio di responsabilizzazione posto in capo all’Identity Provider in qualità di titolare del trattamento.