Le responsabilità dei dirigenti scolastici sono infinite.
Devono amministrare l’istituto, gestire le risorse umane, seguire la programmazione didattica, intrattenere rapporti con i più diversi interlocutori.
La Corte dei Conti ha recentemente ricordato come i dirigenti siano responsabili anche del diritto alla riservatezza degli alunni.
A tal proposito, quattro anni fa si è verificato un episodio alquanto controverso di cui ti voglio parlare proprio ora.
Il provvedimento del 2015 sulla violazione del diritto alla riservatezza degli alunni
Nel dicembre 2015 il Garante per la protezione dei dati ha condannato una scuola al pagamento di 20.000 euro per aver pubblicato sul web una circolare contenente informazioni sullo stato di salute di alunni affetti da disabilità.
Così facendo, a causa di una semplice distrazione, l’istituto ha leso in maniera irreparabile il diritto alla riservatezza dei diretti interessati.
L’indennizzo conseguente a tale provvedimento è avvenuto tramite fondi appartenenti alla scuola, comportando in tal modo un costo per l’intera collettività.
La sentenza del 2019 della Corte dei Conti
In merito a questa sanzione si è pronunciata dopo ben quattro anni la Corte dei Conti.
Quest’ultima, con sentenza del 28 maggio 2019, ha condannato il dirigente a rifondere personalmente alla scuola 7.500 euro.
I giudici hanno infatti riscontrato che egli, non avendo prescritto alcun divieto di pubblicazione né controllato che la circolare non venisse pubblicata sul sito web dell’istituto, ha manifestato un comportamento gravemente negligente.
La pubblicazione di dati personali su internet senza il consenso dei diretti interessati o altra base giuridica, comporta la divulgazione a soggetti terzi delle informazioni, e conseguentemente un trattamento illecito.
Il Garante ricorda inoltre come i dati riguardanti la salute vadano trattati con estrema cautela, rispettando specifiche norme di legge e verificando non solo la pertinenza e la completezza delle informazioni, ma anche la loro indispensabilità rispetto alle “finalità di rilevante interesse pubblico” che si intendono perseguire.
La diffusione dei dati sulle condizioni di salute dei minori si riflettono inoltre sui genitori/tutori, i quali potrebbero essere esposti a condizionamenti o discriminazioni da parte di soggetti terzi.
Quali sono perciò le responsabilità del dirigente scolastico?
Come appare evidente dalla sentenza appena citata, la normativa fa ricadere sul dirigente scolastico l’intera responsabilità della tutela del diritto alla riservatezza degli alunni.
Spetta pertanto a questa figura verificare la correttezza e la legittimità dei contenuti di una circolare prima che la stessa venga pubblicata.
Oltre a ciò, il dirigente deve occuparsi personalmente della produzione di tutta la documentazione per la privacy dell’istituto, certificando le proprie azioni e dimostrandone la piena rispondenza alla normativa.