Nel nostro Paese i diritti dei minori sono garantiti da numerose leggi, la più importante e nota delle quali è sicuramente la Costituzione.
Ma oltre alle fonti interne all’ordinamento italiano vi sono dei riferimenti di matrice sovranazionale su cui può essere utile soffermarsi.
Il principale esempio è costituito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
In essa vengono sanciti come sacri e inviolabili molti diritti e libertà dei minori.
Tra questi, ad esempio, quello alla riservatezza, garantito dall’art. 16 della Convenzione, che stabilisce il diritto di bambini e adolescenti ad essere protetti da interferenze illecite nella loro vita privata.
Che cos’è la convenzione ONU sui diritti dei bambini
Le norme contenute nella Convenzione ONU rappresentano uno statuto completo e organico dei diritti del fanciullo.
Si tratta di un testo giuridico di eccezionale importanza, poiché riconosce tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.
In pratica, il minore non viene più considerato come un destinatario passivo dei diritti, ma come soggetto titolare degli stessi e, come tale, va protetto, ascoltato, informato e rispettato.
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia con la Legge n. 176 del 27 maggio 1991 .
Si tratta di un documento composto da 54 articoli, il cui testo è diviso in tre parti: la prima contiene l’enunciazione dei diritti (artt. 1-41); la seconda individua gli organismi preposti e le modalità per il miglioramento e il monitoraggio della Convenzione (artt. 42-45); mentre la terza descrive la procedura di ratifica (artt. 46-54).
Campo di applicazione della Convenzione ONU
La Convenzione si applica ai soggetti minori di 18 anni.
Essa infatti, all’interno dell’art. 1, definisce come “fanciullo” ogni essere umano avente un’età inferiore a diciotto anni, salvo che, ai sensi della legge dello Stato di appartenenza, abbia raggiunto prima la maggiore età.
In tutti i Paesi membri dell’Unione Europea vi è tuttavia uniformità nell’indicazione dell’età in cui si diventa maggiorenni.
Il ruolo cruciale dell’AGIA e del Garante della privacy
Essendo stata ratificata anche nel nostro Paese, la Convenzione ha acquisito valore giuridicamente vincolante nell’ordinamento nazionale, e l’Italia ha assunto l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti necessari per attuare i principi in essa sanciti e predisporre un complesso sistema di tutela, sostegno e promozione dei diritti dei minori.
Significativa in tal senso è stata l’istituzione di adeguati strumenti per sviluppare un’effettiva e organica politica per l’infanzia e l’adolescenza.
L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) è l’organismo che ha la specifica finalità di assicurare la piena attuazione della tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età.
L’organismo ha compiti diretti sia alla tutela generale dei minori presenti sul territorio italiano che alla salvaguardia di determinati diritti, e ha anche poteri di intervento sui singoli casi.
Un valido supporto alla tutela dei diritti dei minori in tema di protezione di dati personali è poi fornito dal Garante della privacy, il quale, soprattutto negli ultimi anni, ha dato prova di un’attenzione costante per bambini e adolescenti, sia nell’ambito della loro vita privata che a scuola.
Il meccanismo di monitoraggio
È la stessa Convenzione ONU a prevedere una serie di controlli e strumenti, al fine di garantire che i principi in essa contenuti non restino solo sul piano formale, ma siano concretamente attuati.
È stato in particolare istituito a tal fine il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, organismo indipendente con il compito di esaminare i progressi dei vari Stati nella messa in pratica degli obblighi sanciti dalla Convenzione.
Il comitato, con sede a Ginevra, è composto da 18 esperti eletti dagli Stati firmatari e ripartiti in maniera geograficamente equa, ed è incaricato di analizzare i rapporti periodici che i vari Paesi devono presentare ogni cinque anni.
L’Italia ha presentato nel 2019 il quinto e il sesto rapporto sullo stato di attuazione della Convenzione ONU, ricevendo dal Comitato le relative “osservazioni conclusive”, che, oltre ad apprezzamenti per i progressi compiuti, contengono anche raccomandazioni per il superamento delle aree di criticità.
In particolare, il Comitato ha apprezzato alcune leggi approvate in questi anni, tra cui la Legge n. 71/2017 sulla prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, e la Legge n. 47/2017 in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
D’altro canto, l’organismo ha raccomandato di introdurre un sistema nazionale di raccolta dati in materia di violenza contro i minori, nonché di garantire piena autonomia e indipendenza all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Spiegare ai minori quali sono i loro diritti
È molto importante per ognuno conoscere, comprendere e ricordare quali sono i propri diritti sin dall’infanzia.
Per questo Save the Children, l’organizzazione che da oltre cento anni si impegna a tutelare i diritti dei minori in tutto il mondo, ha realizzato allo scopo un libretto dedicato a bambini e ragazzi.
Al suo interno l’elenco dei diritti viene spiegato con linguaggio semplice e tramite il supporto di disegni e illustrazioni.
Nella parte finale vengono poi riportati alcuni giochi da fare insieme ai più piccoli per consentire loro di mettere alla prova quanto appreso.
Una guida pensata per tutti, utile per fare attività a scuola o a casa, leggendo insieme ai ragazzi i loro diritti in maniera ludico-educativa.